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Andrea Piersimoni – CITTÀ PERICOLOSA

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Andrea Piersimoni - CITTÀ PERICOLOSA - SONO Music
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“CITTÀ PERICOLOSA” esiste nel dualismo tra città fisica e città mentale. Ogni singolo funziona come tassello di un viaggio-puzzle. “ARIA” è il preludio della storia e funge da manifesto per il senso dell’EP: “La città così mi affanna, è un brutto colpo, una pacca sulla spalla, che giga peso l’aria, fai un respiro, affanni il tiro, non puoi più guardarla”. Ho trascorso giorni interi in casa pensando di vivere in una bolla protetta senza considerare che, quando nel recinto esistono pensieri nocivi, non vi è spazio chiuso e protetto che regga. “RACCONTAMI” è il primo capitolo di questo viaggio ed apre una parentesi sull’Andrea pronto a costruire castelli nell’aria di casa. Il secondo singolo di questo racconto, “FINO AL CIELO” esprime una saturazione psicologica che diventa il ponte tra questa vita ed un’altra. Nel passaggio tra i pensieri di qui e quelli di là si concretizza il senso della rinascita. Con il singolo “RESPIRA” mi risveglio con dei nuovi sensi. A questo punto sono fuori nella città e riesco a percepire il pericolo in maniera amplificata. La parte di testo “Sembra proprio un caso, non siamo la stessa cosa, scappi via di casa, la città è pericolosa” esprime il dualismo tra la città fisica e quella mentale accostando il concetto di scappare via di casa (fuggire via dai propri pensieri nocivi) con quello di luogo fisico pericoloso quale la città esterna. Mi sono ritrovato per un lungo periodo senza un luogo dove scappare per sentirmi al sicuro e ho corso con affanno dentro la testa per cercare spazi nuovi dove potermi riscrivere. “NON HO PIÙ PAURA”, l’ultimo singolo dell’EP, rappresenta la carezza dopo tanti schiaffi, il momento di respiro dopo una lunga corsa; “Non ho più paura, non ho più paura, mossi i cigli della strada per trovare quella giusta”.

Andrea Piersimoni

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Andrea Piersimoni – CITTÀ PERICOLOSA Lyrics

 

ARIA

La città così mi affanna
È un brutto colpo
Una pacca sulla spalla
Che Giga peso l’aria
Fai un respiro
Affanni il tiro
Non puoi più guardarla
Non ho ossigeno che fischia
Nei polmoni
Il petto funge da cassa di risonanza
Cerco ossigeno di scorta
Inspirare tutta l’aria
Serve a sciogliere le ossa
Non c’è mare
Non c’è sabbia
Solo un pazzo che mi urla
Sembra fuori da ogni cura
Non ho amore né premura
La città mi ha reso nulla

RESPIRA

Respira
I segni lasciati sul corpo
Della sera prima
I baci non servono
Parlami della tua vita
E ridiamo assieme
Finché non diventa mattina
Continua
La musica ad alto volume
Non senti le grida
I pianti, la voce che rompo
Per farmi sentire
Al posto di chiamare te
Sveglio la palazzina

Sembra proprio un caso 
Non siamo la stessa cosa
Scappi via di corsa 
La città è pericolosa
Non so

Continua 
La musica ad alto volume 
Non senti le grida 
I pianti, la voce che rompo
Per farmi sentire 
Al posto di chiamare te 
Sveglio la palazzina

Sembra proprio un caso 
Non siamo la stessa cosa
Scappi via di corsa 
La città è pericolosa
Non so

Non mi parli addosso
E piangi piano
La sera non so più che dire 
“Che se’ ci somigliamo
Se poi ci somigliamo”

Sembra proprio un caso 
Non siamo la stessa cosa
Scappi via di corsa 
La città è pericolosa
Non so
Sembra proprio un caso 
Non siamo la stessa cosa
Scappi via di casa 
La città è pericolosa
Non so

FINO AL CIELO

La città è piena di gente
A cosa serve stare qui
Resto diviso e nessuno mi sente
Sono quasi le sette
Resto fermo qui

Non mi guardi mai 
Quanti sbagli fai 
Fino al cielo 
Corri su
Non mi guardi mai
Rotto in due per la felicità 
Fino al cielo 
Corro su

La città è piena di gente
A cosa serve stare qui
Resto diviso e nessuno mi sente 
Sono quasi le sette 
Resto fermo qui

Non mi guardi mai 
Quanti sbagli fai 
Fino al cielo 
Corri su
Non mi guardi mai
Rotto in due per la felicità 
Fino al cielo 
Corri su

RACCONTAMI

Raccontami
Sottovoce o ci sentono
Parlami all’orecchio
Ma c’è troppo frastuono
Ci diciamo cose pericolose
Ho capito col tempo
Che dirsi anche quattro cose
Toglie quel briciolo di curiosità
Non mi riconosco
Mi sento costretto
Parlami sottovoce
Urlami quattro parole
Mi hai detto dove vai a cercare te stesso
Se poi cerca ricerca si stanca la testa
Raccontami
Sottovoce, vibro ed esito
Parlami coi nodi in petto
Delle cose che hai visto
Che bastava uno sguardo
Per restarci sotto
Ho capito col tempo
Che dirsi anche quattro cose
Toglie quel briciolo di curiosità
Raccontami di te

NON HO PIÙ PAURA

Dove vai?
Parti e torni
Troppa fretta di decidere
Hai sparato al petto tutto il giorno
Non ci resta altro che ridere
Non hai tempo,
Ma hai toccato il fondo
A metà dei sogni e delle idee
Guarda il cielo
Non ha più un contorno
Buttaci tutti i silenzi miei

Non ho più paura
Non ho più paura se,
Sento un po’ che l’aria
Tira senza forza se,
Tu rimani dove sei

Non ho più paura
Non ho più paura
Mossi i cigli della strada
Per trovare quella giusta se,
Tu rimani dove sei

Tra due impegni
Non bastava un giorno
Lasciami con tutti i pesi miei
Portati soltanto aria addosso
Guardaci ora che non ci sei più

E ricordo le notti,
Le tue false risate
Mi guardavi negli occhi,
Mi parlavi di te
E le cose di sempre
Non ci sono mai state
Parto fuori da me
Parto sempre fuori da me

Non ho più paura
Non ho più paura se,
Sento un po’ che l’aria
Tira senza forza se,
Tu rimani dove sei

Non ho più paura
Non ho più paura
Mossi i cigli della strada
Per trovare quella giusta se,
Tu rimani dove sei

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